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Un nuovo inizio per il PD. Breve commento a caldo

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1. Non ho votato Renzi (per le ragioni già esposte nel post precedente, sulle quali non torno), ma credo si debba riconoscere che con la vasta partecipazione alle primarie del PD e la forte legittimazione del suo leader, la sinistra italiana volta pagina in modo decisamente netto. Ce n'era bisogno. Per il Belpaese anzitutto. Non basta ancora (in vari post ho cercato di motivarlo), ma di voltar pagina nettamente c'era bisogno. Ora il PD di Renzi si trova nella condizione di dettare l'agenda politica, come quello di Bersani sembrava poter fare e non ha potuto fare. Una enorme responsabilità, quella del nuovo PD, insieme a brevissimo e a lungo termine. Mentre la gran parte della altre forze politiche italiane sta già puntando irresponsabilmente al tanto peggio tanto meglio (hanno già cominciato a squalificare con risentito cinismo la speranza dei milioni di persone che sono andate ai gazebo, e la gran parte del sistema dei media è in sintonia con esse: lo sfascio, l'indignazione per lo sfascio, la gogna per i presunti colpevoli dello sfascio, fanno più audience della speranza).

2. Come dicevo (di nuovo, nel post precedente), le vittorie non portano mai tra le mani quel che si era immaginato prima. In aggiunta, in questo caso, è stata la Corte Costituzionale a sparigliare le carte. Al PD di Renzi toccherà tenere l'iniziativa assai più drammaticamente del previsto sul delicatissimo fronte delle precondizioni istituzionali (legge elettorale, riforma del Parlamento...) dell'azione politica (lavoro, fisco, scuole, ecc.), senza ovviamente mollare sull'azione politica. Mentre la gran parte della altre forze politiche sta già puntando irresponsabilmente al tanto peggio tanto meglio.

3. Tornerò un'altra volta sul "discorso della vittoria" di Renzi (ne ho ascoltato solo una parte, vorrei ascoltarlo per intero, per valutare le differenze rispetto a quanto del "renzismo" ho scritto in vari post). Qui mi limito a dire che ho apprezzato i "discorsi della sconfitta" di Civati e Cuperlo, orientati all'unità, oltre che naturalmente alla chiarezza delle distinzioni (una ricchezza). Mi auguro che sappiano fare i conti con le motivazioni "frenatorie" di una parte considerevole dei loro sostenitori, più anti Renzi che pro PD. Più minoritario-correntizie, in nome di una sinistra immaginaria, che pro sinistra-quella-reale. Mentre la gran parte della altre forze politiche sta già puntando irresponsabilmente al tanto peggio tanto meglio.

Buon lavoro a Renzi e a tutto il PD.


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